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SEO NON È SINONIMO DI STATICITÀ MA DI EVOLUZIONE.

SCOPRI QUALI SONO GLI ASSET PRINCIPALI PER LA RIUSCITA
DI UNA BUONA CAMPAGNA DI SEARCH ENGINE OPTIMIZATION.

IL CONTESTO SEO: INTRODUZIONE.

Con il susseguirsi di cambiamenti algoritmici e strategie aziendali sempre più comprensive del content marketing, la SEO ha subito grandi mutamenti e continua la propria evoluzinone. Le serp stanno cambiando a volte con grandi scossoni, specialmente in prossimità delle modifiche al core di Google, a volte lentamente a suon di ritocchi alla dominante dei più dei 200 fattori stimati. Il contenuto sicuramente è diventato il core della SEO, specialmente quando si ha a che fare con le prime pagine di settori distinti. E’ necessario infatti analizzare come si comporta la concorrenza e verificare quali contenuti sono ritenuti da google più performanti per gli utenti. Non si tratta solo di keywords density, ma di creare una vera e propria strategia.

   KEYWORDS E CONTENUTO

Se è vero che a google piacciono le keywords forti, cioè quelle più vicine alla parola o frase cercata, è vero anche che sinonimi e frasi ben contestualizzate possono migliorare il ranking, ottenendo il massimo dalla SEO onsite (LSI).

Se il corpo del contenuto è fondamentale, sono rilevanti in maniera molto selettiva anche titoli e meta description, in special modo quando si ha a che fare con serp molto competitive il titolo deve essere ben strutturato, in modo da riuscire a essere posizionato per la keyword principale, flessioni e sinonimi.

  EVOLUZIONE SEO, NUOVI E VECCHI CONCETTI

Google sta andando verso una ricerca più verbale grazie alle app mobile, e in contemporanea modifica gli algoritmi frequentemente in modo da migliorare la comprensione del contenuto al fine di capirne l’effettivo valore attraverso l’Intelligenza Artificiale ed il Machine Learning. E’ per questi motivi che la naturalezza si deve sposare con una strategia di keywords e argomentazioni cosi validi da essere considerati SEO influenti. Inoltre dobbiamo tenere conto anche dei link interni, e quindi IA (Information architecture)navigazione cross page che influenzano l’indicizzazione della pagina o del gruppo di pagine del medesimo argomento in modo abbastanza forte e rigoroso. Se da un lato la user experience ricerca in molti casi una navigazione diversa quella tradizionale al menu, dall’altro bisogna anche strutturare gruppi di contenuti simili dal punto di vista concettuale in modo da migliorare le performance SEO.

  LE NUOVE LEVE DELLA SEO

La SEO dunque si è allargata non solo alla singola pagina/e o alla link building, è diventata una scienza/arte che si concatena con altre discipline in modo da migliorare esperienza utente, l’indicizzazione e le conversioni. In quest’ottica anche la link building si è evoluta, oggi i fattori fondamentali sono attinenza del sito che ospita il link, qualità del contenuto postato, attinenza delle keywords nei confronti di questi 2 parametri. Un buon strumento per capire questa logica è Majestic, che oltre a dare un trust flow (una metrica basata sulla qualità) del dominio, lo assegna anche al link, proprio in funzione di pertinenza e qualità. E’ necessario dunque, analizzare con cura i link che ci vengono assegnati, in modo da considerarne l’effettivo rendimento.

  SEO ONSITE E SEO OFFSITE

Quando si parla di SEO, solitamente si parla di SEO onsite e SEO offsite. Se il contenuto è cuore pulsante della SEO onsite, la link building è la benzina che permette di arrivare in alto nelle serp. Pochi link, ma di grande qualità e precisione. Il Juice maggiore lo si ottiene dagli anchor text, ma in una campagna SEO non ci possiamo dimenticare anche di immagini e banner.

SEO White Hat

WHITE HAT: NON CI SONO SCORCIATOIE NE TRUCCHI.

I siti devono essere seguiti costantemente per un posizionamento SEO stabile e duraturo, questo richiede tempo e tecniche avanzate. E’ da evitare l’eccessiva aggressività, sia onsite “Keyword Stuffing”, che offsite attraverso una link-building non appropriata e troppo concentrata sulle keywords di riferimento. Quest’ultima se ben strutturata può risultare performante nel breve periodo, ma può trasformarsi in un boomerang nel corso del tempo.
Il link devono provenire da blog, siti, magazine, ecc., stabili e possibilmente con una ottima “brand image“, “link reputation” ed “alto traffico organico”.

GLI ASSET DELLA SEO

keywords strategyLE KEYWORDS: la base della strategia

L’analisi delle keywords è alla base di quasiasi strategia SEO. Identificare le keywords non è semplice nella SEO competitiva, in alcuni casi bisogna porsi delle domande mettendosi dalla parte degli utenti. Se è vero che le parole chiave a più alta concorrenza possono portare molto traffico, è vero anche che per alcune di esse la competizione è molto alta e non è detto che questa sia la strada più fruttuosa, se non dal punto di vista della brand image. Per verificare la competitività di una keyword può essere usato il google keyword planner, o altri software a pagamento. Il numero di impression e il numero di click/costo può dare un’idea di quanto può essere vantaggioso essere nelle prime posizioni, sia in termini economici che di conversione.

Le long tail keywords, spesso possono essere molto fruttuose in quanto sono più targettizzate e richiedono generalmente meno effort. In questi casi la strategia è posizionarsi bene per diverse long tail, in modo da avere un buon numero di impression per argomenti specifici. Da ricordare che con l’introduzione di Rank Brain, le stop words vengono tenute in considerazione per il posizionamento.

Oggi molte ricerche vengono effettuate a livello vocale (esempio siriinside search), e quindi anche la SEO si sta evolvendo in questa direzione, le long tail sono davvero più lunghe, più ricche e più simili al linguaggio verbale. Una volta identificato il paniere delle keywords si può comprendere il costo della campagna SEO e il tempo necessario al posizionamento, grazie anche all’aiuto offerto da diversi tools per l’analisi dei competitors e della link reputation.

 

Content is the KingI CONTENUTI: the user is the king

I contenuti costituiscono il nucleo essenziale della SEO, rappresentando un elemento fondamentale per il successo di una pagina web. È cruciale costruire una pagina con attenzione ai dettagli, garantendo un’esperienza utente ottimale mirata al proprio pubblico di riferimento. Inoltre, è indispensabile arricchire la pagina con contenuti unici e rilevanti, soddisfacendo le esigenze sia degli utenti che dei motori di ricerca.

Quando un utente effettua una ricerca, lo fa con uno scopo specifico. Pertanto, è fondamentale che il titolo, la descrizione, il testo e le immagini della pagina rispondano in modo completo alla richiesta dell’utente, posizionandosi come il punto di riferimento autorevole sull’argomento cercato. La chiave per una corretta indicizzazione risiede nella creazione di pagine ricche di informazioni, bilanciando adeguatamente la quantità e la qualità del contenuto.

Non è obbligatorio che le pagine siano estremamente lunghe con uno scroll infinito; l’importanza risiede nella loro autorevolezza e capacità di coinvolgimento. Creare contenuti che siano informativi, affidabili e coinvolgenti è cruciale per garantire una presenza online ottimale e un posizionamento efficace nei risultati di ricerca.

RANK BRAIN

Gia’ con Rank Brain, Google ha cercato di usare l’AI, per migliorare la compresione del testo in modo da restituire risposte sempre piu’ attinenti con l’intento di ricerca dell’utente.

BERT (BIDIRECTIONAL ENCODER REPRESENTATIONS FROM TRANSFORMERS)

BERT, segna nel 2019, un passo in avanti essenziale per la SEO, in quanto dovrebbe porre fine alla revisione manuale delle serps piu’ importanti da parte dei quality raters, che contribuiranno invece all’allenamento delle Reti Neurali.

BERT è un metodo di pre-formazione delle rappresentazioni linguistiche, un addestramento per creare un modello di “comprensione della lingua” in ogni sua sfumatura e caratteristica, andando ad intercettare anche la piu’ minuziosa logica di pensiero. BERT supera i metodi precedenti perché è il primo sistema senza supervisione (o quasi) e profondamente bidirezionale in termini di PNL.

BERT ha avuto bisogno di un pre-traing, ed un training profondo prima del suo rilascio ed adesso e’ in grado di contenestualizzare le parole sia verso sinistra che verso destra,  portando la comprensione del contenuto ad un livello mai raggiunto in precedenza.

Attraverso le reti neurali prodonde BERT è in grado di adattarsi a molti contesti, non solo quindi al posizionamento per i motori di ricerca, dato che i modelli rilasciati da Google possono essere perfezionati su una vasta gamma di attività di PNL in pochissimo tempo.

Con questo passaggio essenziale, la SEO cambia, e con essa molte parti di metodologie rimaste ancora in piedi con Rank Brain. La sfumatura, il tocco creativo, l’unicita’ del singolo pensiero iniettato in una frase puo’ determinare un ascesa verso le prime pagine.

 

MUM

Seguendo l’evoluzione tecnologica introdotta da Bert, la nuova frontiera è rappresentata da MUM (Multitask Unified Model), un avanzato sistema basato sull’intelligenza artificiale. MUM sfrutta appieno le più recenti innovazioni nel campo, mirando a identificare e comprendere in modo ancora più preciso le ricerche degli utenti, al fine di restituire risultati di ricerca più accurati e performanti.

MUM si presenta come una soluzione significativamente più potente di Bert, con un aumento di potenza di circa 1000 volte. Questa potenza aggiuntiva è fondamentale per gestire domande che richiedono risposte complesse. MUM è in grado di elaborare automaticamente otto diverse query, fornendo risposte correlate e multiformato in risposta a un’unica domanda. In pratica, anziché limitarsi a un singolo risultato, MUM restituisce una serie di risposte collegate tra loro e all’argomento principale della ricerca.

Un ulteriore punto di forza di MUM è la sua versatilità linguistica, coprendo oltre 70 lingue diverse e gestendo un impressionante volume di domande al secondo. Questo rappresenta un notevole passo avanti nell’efficienza e nella precisione dei motori di ricerca, migliorando significativamente l’esperienza degli utenti in tutto il mondo.

content marketing curveCONTENT MARKETING: la SEO dice grazie e anche le conversioni

Per aumentare il numero di long tail keywords su cui posizionare un sito web, spesso, sempre più aziende ricorrono al content marketing. Dopo aver creato un piano editoriale, il blog, la sezione news o qualsiasi altro modello architetturale viene usato per diffondere contenuti di valore. Questo consente nel medio lungo periodo di avere molti accessi da diverse parole chiave di nicchia con una maggiore probabilità di affiliazione e conversione. Gli articoli devono essere consistenti dal punto di vista della quantità e soprattutto utili agli utenti.

Solo in questa maniera si crea un legame utente – brand.

I contenuti creati per il sito web, possono poi essere ridondati sui canali sociali con il beneficio di aumentare gli accessi e ampliare il numero di follower. Oggi il content marketing è una delle strategie SEO/ social media marketing più in uso, perchè consente di ottenere benefici tangibili nel medio / lungo periodo, andando ad intercettare nuovi potenziali clienti anche su chiavi altrimenti irraggiungibili.

 

LA SEO PER IMMAGINI: ottimizzazione granulare.

Una campagna SEO non può fare a meno delle immagini. On site attraverso l’ alt è possibile far capire ai motori di ricerca il significato dell’immagine e quindi indirizzarli per indicizzare le keywords di riferimento. La stessa tecnica può essere eseguita quando facciamo delle digital pr, article marketing, press release o guest posting. In questo caso se linkiamo un immagine con la presenza di un alt, questo sarà considerato l’ancora di riferimento. E’ consigliato l’uso di infografiche specialmente quando devono essere rappresentati dei dati, cosi da aumentare coinvolgimento e condivisione.

IMMAGINI E VIDEO NELLA SEO DI DOMANI:

Google non favorisce solo i video di YouTube nei risultati di ricerca, ma anche i contenuti visivi. I contenuti visivi avranno un’influenza crescente sulla SEO. I motori di ricerca stanno diventando capaci di capire cosa siano e cosa contengano effettivamente un video, un audio o un’immagine.  Con le evoluzioni attualmente in corso, in un futuro non troppo lontano, gli Artisti Digitali, dovranno seguire le sorti dei copywriters.

 

LA VELOCITA’: Elemento di ranking per una user eXperience soddisfacente

La velocità di un sito è fondamentale per la SEO, infatti è diventata fattore di ranking. Dobbiamo considerare che gli utenti provenienti da dispositivi mobile sono sempre in crescita e di conseguenza il sito deve essere rapido e reattivo. Google mette a disposizione il pagespeed insights proprio per verificare la velocità di caricamento e la bontà del codice, il caching e la modalità con cui sono stati creati js e css. Un sito veloce migliora la SEO ma anche la user eXperience. Un sito lento avrà un tasso di abbandono molto elevato e un alta frequenza di rimbalzo con una conseguente perdita di interesse per il tuo pubblico. Il caricamento di una pagina deve sempre essere più basso di 2,5 secondi.

Per migliorare ulteriormente il caricamento da mobile è stata introdotta la tecnologia AMP, che permette di snellire le pagine e poterle visualizzare velocemente anche da dispositivi lenti (3G).

 

GLI UTENTI DA RITORNO: affiliazione, brand reputation e conversioni.

Quando gli utenti si abituano a trovare un sito su Google tramite una keyword mnemonicamente semplice, nel breve periodo useranno la stessa tecnica per tornarci. Per questo motivo che nella SEO è necessaria costanza e stabilità. Quest’ultima si ottiene solamente con programmi a lungo periodo, e con una link building responsabile e totalmente white hat. Tecnicamente vuol dire non forzare la mano per raggiungere la prima pagina nell’immediato, ma arrivarci in maniera più stabile possibile. Gli utenti da ritorno sono fondamentali per accrescere la notorietà, sono più affiliati e notoriamente tendono nel medio periodo a convertire maggiormente.

 

BOUNCE RATELA FREQUENZA DI RIMBALZO: contenuti, navigazione, cross link.

Perchè una pagina sia ben indicizzata e stabile, occorre che il contenuto SEO sia completo per quel dato target di utenti. Quindi esaustivo e interessante, spieghi dettagliatamente tutto quello che è necessario affinché sia ritenuto dalle persone e dai motori di ricerca rilevante. In un contenuto ricco di informazione, gli utenti possono trovare quello tutto quello che stanno cercando. Di conseguenza aumenta il tempo di permanenza e diminuisce la possibilità di abbandono per effettuare una nuova ricerca.
All’interno del contenuto principale, dovrebbero trovarsi cross link tematici, verso altre pagine di uguale spessore ed interesse in modo da ridurre la frequenza di rimbalzo.
Con questa prospettiva la tendenza deve essere: attrarre sempre più utenti, mantenerli e indurli alla navigazione. Cosi il content marketing diventa la risposta più efficace per indicizzare molte pagine, mantenere la frequenza di rimbalzo sotto il 35% e migliorare il posizionamento organico. Il mito delle pagine lunghe per migliorare l’indicizzazione passa in secondo piano, Google non tiene solo conto solo della lunghezza, ma della qualità e quantità di informazioni che sono presenti nel sito web e dal comportamento degli utenti.

RETURN TO SERP RATE pogo stickingUSER SIGNAL: il comportamento degli utenti nelle serp conta.

Gli user signals, cosi definiti, sono importanti per Google al fine di migliorare costantemente la risposta alla domanda  dell’utente, in poche parole soddisfare l’intento di ricerca.

Il RETURN TO SERP RATE è sicuramente uno degli indicatori più influenti, in quanto permette al motore di ricerca di capire se il sito, in una determinata SERP, è apprezzato dagli utenti. In che modo? Se una persona effettua una ricerca, clicca su un URL e torna indietro velocemente alla serp (Pogo Sticking), Google ne terrà conto come esperienza negativa. Un segnale chiaro che determina in maniera precisa se un sito web o una pagina è indicato per stare in una certa posizione. Anche in questo caso il mix di elementi determinanti al fine di migliorare il proprio ranking è ampio… Contenuti, User experience, creatività, velocità del server.

LA LINK BUILDING: per l’indicizzazione occorre ancora

La link building è cambiata molto ed è in continua evoluzione. Per avere link di qualità occorre che siano naturali. I motori di ricerca considerano i link come indicazione di qualità, ma per essere tali devono avere delle caratteristiche ben precise. Ci sono molti modi di essere linkati, tramite articoli scritti da blogger, magazine ecc, o creati tramite guest post, article marketing, e web directory di qualità. Per una corretta indicizzazione è necessario che la provenienza del link sia da siti considerati trust, stabili.
Se parliamo di Blog, è necessario che il contenuto postato sia unico e autorevole. Le ancore possono essere di brand oppure naked. Evitare dunque di forzare la mano con keywords a pagamento, cioè quelle per cui stiamo indicizzando il sito, o corriamo il  rischio di imbatterci in penalizzazioni algoritmiche. La SEO non può fare ancora a meno della link building, di conseguenza è necessario che il Consulente SEO o l’Agenzia, siano molto preparati in questa disciplina, in particolar modo per siti nuovi, o startup.

HTTPS: Protocollo sicuro ed elemento di ranking

L’ https è stato inserito negli elementi di ranking. Utilizzarlo quindi offre diversi vantaggi in termini di indicizzazione oltre che garantire all’utente una navigazione sicura. Diverse statistiche dimostrano che nelle prime pagine dei motori di ricerca ,Google in particolare, ci sono con buona percentuale siti internet con protocollo ssl attivo. Con https può essere usato Brotli per migliorarne la compressione e la velocità.

 

LA CDN: prestazioni omogenee e velocità

La cdn (Content Delivery Network) è un infrastruttura composta da molti nodi collocati in diversi paesi. Permette di mettere in cache alcuni elementi, tra cui css, js, html e immagini e distribuirli velocemente tramite i server più vicini all’utente. Questo consente di migliorare l’esperienza utente e l’indicizzazione, in particolar modo quando l’e-commerce o il sito operana in diversi paesi. Alcune cdn come Cloud Flare offrono anche sistemi di protezione e compressione dei dati, ed altre soluzioni molto innovative per migliorare velocità e sicurezza. Una di queste e’ la Optimal Images Delivery, una soluzione unica ed efficace, altamente performante che riduce enormemente i tempi di caricamento sopratutto quado le immagini sono in alta risoluzione o usate in modo dinamico.

SEO: Posizionamento Motori di Ricerca.

I BENEFICI DELLA SEO: in effetti sono molti.

Essere ben posizionati per diverse keywords in target con gli obiettivi aziendali non impatta solo sulle conversioni che sono il core della SEO, ma anche sulla brand reputation e brand awareness. Nel momento in cui un utente cerca qualcosa sui motori di ricerca solitamente clicca sui primi risultati perchè li ritiene più attendibili. Questa credibilità deve essere poi giustificata dal contenuto del sito, ma se le pagine sono esaustive, l’utente non darà solo importanza al contenuto trovato ma al brand che lo ha pubblicato. Nel breve periodo si innesca quindi un meccanismo di diffusione della marca, mentre nel lungo periodo un innalzamento della brand reputation e delle conversioni.

 

COSA GUADAGNI CON LA SEO: AH la SEO non è gratuita.

La SEO non è gratuita, occorre sempre mettere in conto che occorre tempo e soldi per posizionarsi nelle prime pagine dei motori di ricerca per keywords competitive, ma il ritorno può essere molto vantaggioso. Se calcoliamo che tramite pubblicità ppc il costo di un click per determinate parole può superare i 3 euro, si intuisce subito con pochi calcoli il vantaggio competitivo ed economico di investire nella SEO.

 

“EVERYBODY THINKS THEIR WEBSITE IS ABOVE AVERAGE.”

Matt Cutts (SMX Advanced 2014)
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