La scelta del giusto tipo di strategia di offerta per le campagne Google Ads e il conseguente aggiustaemento è fondamentale per ridurre i costi e rendere efficiace il tuo business online.
Non scegliere la soluzione adeguata con estrema razionalità, senza alcuna esperienza e con superficialità può penalizzare enormente la tua pubblicità online.
Se non hai familiarità con le diverse opzioni che hai a disposizione, scegliere un tipo di offerta può causare perdite consistenti. Quando si avvia una nuova campagna su Google Ads, Google chiede quale tipo di offerta si desidera utilizzare… automatizzata? manuale? Non sei sicuro di cosa scegliere? Non ti preoccupare.
La maggior parte delle persone sceglie l’automatismo perché il lavoro manuale è molto oneroso in termini di tempo e richiede anche una certa esperienza. Ma in Google Ads, come sai ci sono più tipologie di offerta e infiniti modi per utilizzarle al fine ti ottenere il miglior risultato possibile in termini di ROI.
Al momento sono disponibili dieci diversi tipi di offerte che è possibile utilizzare in funzione degli obiettivi che ti sei preposto, vediamole:
CPA target (costo per acquisizione)
ROAS target (ritorno sulla spesa pubblicitaria)
Massimizza le conversioni
Costo per clic ottimizzato (ECPC)
Massimizza i clic
Offerta CPC manuale
TSPL (Posizione della pagina di ricerca target)
Quota superamento Target (Target Outranking Share o TOS)
Offerta CPM (costo per mille impression)
Offerta vCPM (costo per migliaia di impression visualizzabili)
INIZIAMO
1. GOOGLE ADS BIDDING: TARGET COST PER ACQUISITION (CPA)
L’offerta basata su CPA target è una strategia di offerta che puoi utilizzare se desideri ottimizzare le conversioni. Se le conversioni alla guida sono il tuo obiettivo principale per la campagna, la selezione dell’offerta CPA target si concentrerà sul tentativo di convertire gli utenti a un costo di acquisizione specifico. Con questo metodo, Google Ads imposterà automaticamente le tue offerte su ogni campagna in base al tuo CPA. Mentre alcune conversioni possono costare di più, altre possono costare meno per pareggiare e allinearsi con i costi di acquisizione.
L’offerta CPA target può essere complicata se non sai quali sono i tuoi costi di acquisizione. L’acquisizione è semplicemente la quantità di denaro che puoi permetterti di spendere per l’acquisizione di un cliente. Ad esempio, se vendi un prodotto a 50 euro, teoricamente non dovresti impostare il CPA target a 50 euro, sarebbe controproducente ameno che non si tratti dalle fase inziale o di un lancio.
Quando selezioni questo metodo di offerta, puoi inserire il tuo CPA target per generare forti ricavi, purchè il tuo sito abbia diverse conversioni nell’arco di una settimana. Se le conversioni sono poche, questa strategia di offerta non fa al caso tuo.
2. GOOGLE ADS BIDDING: RITORNO TARGET SULLA SPESA PUBBLICITARIA (ROAS)
Il ritorno sulla spesa pubblicitaria target è una strategia di offerta che genera di più per un ciclo. Perché? Perché richiede un po ‘di matematica… vediamo: Il ROAS target è la strategia di offerta in cui Google Ads imposterà le offerte per massimizzare il valore di conversione in base al rendimento desiderato dalla spesa pubblicitaria. Questo numero è basato su una percentuale. Un esempio di base che vale come 1000 parole: Nella tua campagna di annunci Google, vuoi generare 100 euro per ogni 20 euro spesi. Quindi usa questa formula:
Vendite ÷ spesa pubblicitaria x 100% = ROAS target => 100 euro in vendite dalla campagna ÷ 20 euro spesa pubblicitaria (clic) x 100% = 500% ROAS target
Non è poi cosi complesso… Ma è necessario modulare questo valore nel tempo, di conseguenza man mano che la campagna si evolve nel tempo occorre valutare nuove percentuali di ROAS Target per incrementare costantemente il ROI.
Non sei sicuro del valore percentuale da assegnare al ROAS?
Puoi usare i dati di una campagna precedente su Google Ads e aggiungere alle colonne Conv. Valore / costo. In questo modo puoi utilizzare questi valori per determinare il nuovo ROAS.
3. GOOGLE ADS BIDDING: MASSIMIZZA LE CONVERSIONI
Massimizzare le conversioni è una delle strategie di offerta più semplici offerte da Google Ads. Utilizzando il budget giornaliero massimo che imposti, Google eseguirà automaticamente le tue offerte per consentirti di ottenere il maggior numero di conversioni per il tuo denaro. Ad esempio, se il tuo budget giornaliero è 150 Euro, Google lo spenderà accuratamente per raggiungere il maggior numero di conversioni.
Prima di selezionare questo metodo di offerta, accertati di aver impostato l’importo del budget giornaliero a un livello ragionevole che sei disposto a spendere per ottenere risultati concreti. Alla fine di una campagna, o ogni 6 mesi, controlla il ritorno sull’investimento per vedere se la strategia di offerta “massimizzare le conversioni” porta a vendite redditizie. Utilizzando questa strategia, non è necessario inserire alcun dettaglio al momento dell’impostazione (oltre al budget giornaliero).
4. GOOGLE ADS BIDDING: COSTO PER CLIC OTTIMIZZATO (ECPC)
L’offerta CPC ottimizzata è una delle mie strategie preferite su Google Ads a livello statistico. In poche parole, utilizzando Smart Bidding, Google ha il potere di aumentare o ridurre l’importo dell’offerta in base alla probabilità di guidare la vendita. Le offerte cercheranno di essere mediate dalle impostazioni del costo per clic massimo. Se una ricerca è troppo competitiva e i CPC sono oltraggiosamente alti, Google può ridurre la tua offerta a un costo inferiore a causa delle minori possibilità di conversione. Questo tipo di offerta è limitato alle reti di ricerca e display.
5. GOOGLE ADS BIDDING: MASSIMIZZA I CLIC
Massimizza i clic è una strategia di offerta automatica basata sul tuo budget giornaliero massimo. Google Ads proverà a generare il maggior numero di clic possibile con il tuo budget giornaliero. E’ particolarmente usata nelle fasi iniziali di una campagna per aumentare il CTR… Nelle fasi successive viene quasi sempre sostituita da strategie di offerta più ricche.
6. GOOGLE ADS BIDDING: OFFERTA CPC MANUALE
L’offerta CPC manuale ti offre un maggiore controllo sulla strategia di offerta. Ma un maggiore controllo significa più tempo dedicato al monitoraggio dei costi e alla gestione autonoma. Se non sei ancora esperto in Google Ads, questa strategia non è la soluzione migliore. Il CPC manuale ti permette di impostare le offerte per diversi gruppi di annunci o posizionamenti in maniera totalmente manuale. Questa modalità consente si spostare velocemente il budget. In passato era l’unico modo per creare campagne efficaci, ma con l’introduzione di algoritmi sempre migliori e l’AI, oggi è usata solo in casi specifici.
PUOI ANCHE COMBINARE L’OFFERTA CPC MANUALE CON L’OFFERTA ECPC:
In questo modo, potrai aiutarti a controllare manualmente i budget, ma consentire a Google di aggiustare le offerte in base alla probabilità di conversione.
7. GOOGLE ADS BIDDING: TSPL POSIZIONE DELLA PAGINA DI RICERCA TARGET
L’offerta TSPL (posizione della pagina di ricerca target) è la strategia che consente a Google di aggiustare automaticamente le offerte per mostrare sempre i tuoi annunci nella parte superiore della pagina o nella prima pagina dei risultati di ricerca di Google. Questa strategia di offerta funziona solo con campagne indirizzate alla rete di ricerca. Quando utilizzi questa strategia per la prima volta occorrerà realisticamente un po’ di tempo affinche Google Ads aggiorni le tue offerte per ottenere il posizionamento desiderato. Ricordati che la TSPL non è compatibile con gli annunci dinamici.
Sulla pagina di supporto è scritto a chiare lettere in un disclaimer che questa strategia “non garantisce il posizionamento”… Ma non avrai nessun problema se i tuoi quality score sono alti e solidi.
8. GOOGLE ADS BIDDING: QUOTA SUPERAMENTO TARGET (TARGET OUTRANKING SHARE O TOS)
Quota superamento Target è un’altra tattica di offerta automatica perfetta per il targeting della concorrenza su Google Ads. Puoi scegliere un sito Web o un concorrente specifico che desideri superare. Quando i tuoi annunci e gli annunci dei tuoi concorrenti vengono visualizzati contemporaneamente, Google aumenterà le tue offerte per superare la loro pubblicità. Google mostrerà anche i tuoi annunci quando il tuo concorrente non viene presentato per darti una migliore brand awareness. Ecco le opzioni attuali per questa strategia di offerta:
Innanzitutto, seleziona il nome di dominio che desideri superare. Concentrati sul tuo più grande concorrente, o quelli che noti più spesso sui risultati degli annunci Google. L’obiettivo da superare è la percentuale di volte in cui desideri fare un’offerta per superare la concorrenza. Piccolo esempio… impostare la percentuale al 90% significherebbe che si desidera superare 9 aste su 10 il tuo sito di riferimento.
Tieni presente che più alte sono le tue impostazioni percentuali, più il costo per click sarà alto.
9. GOOGLE ADS BIDDING: COSTO PER MILLE IMPRESSIONI (CPM)
Il costo per mille impressioni, noto anche come CPM, si basa esclusivamente su impressioni. Questo tipo di offerta è limitato alla rete display.
10. GOOGLE ADS BIDDING: COSTO PER MILLE IMPRESSIONI VISUALIZZABILI (VCPM)
L’offerta vCPM è una tattica dell’offerta manuale generalmente usata per le campagne di Brand Awareness. Con questo tipo di offerta imposterai il costo massimo per 1.000 impression visualizzabili.
*Visualizzabili vuol dire che il tuo annuncio è stato visualizzato almento al 50% sulla rete display e almeno 2 secondi sugli annunci video. Come avrai capito anche questo tipo di bidding è realtivo alla rete display. La colonna visibilità ti permette di misurare in tutte le sue parti i tuoi annunci grazie ai seguenti indicatori:
- Impr. visibili.: numero delle v impression
- CPM visibile medio: costo medio per 1000 v impression
- Tasso misurabile: indica la percentuale sulla totalità delle impression che sono state misurate.
- Tasso di visibilità: indica la percentuale delle impression misuaribi e visibili. E’ un parametro imporante per stimare le impression misurate effettivamente viste dagli utenti.
- Impr. non misurabili distrib.: sono le impression totalmente visualizzate e non misurabili in termini di visibilità*
- Impr. non visibili distrib.: indica la percentuale di tutte le impressioni dell’annuncio considerate non visibili*
- Impr. visibili distr.: sono la totalità delle impressioni realtive all’annuncio considerate visibili*
- Costo misurabile: è il costo della totalità delle impression che è stato possibile misurare. (non tutte le impression pubblicate possono essere misurate – visibilità)
- Impr. misurabili: ossia impression misurate, visto che non è possibile misurare la visibilità di tutte le impression.
- Impr. non misurabili.: indica il numero di volte in cui un annuncio è stato pubblicato senza poter determinare la visibilità.
- Impr. non visibili: sono le impression in cui un annuncio è stato considerato non visibile*.
BE SURE YOU PUT YOUR FEET IN THE RIGHT PLACE, THEN STAND FIRM.
ABRAHAM LINCOLN