LA KEYWORDS STRATEGY, LA QUALITÀ DEI CONTENUTI E LA LINK REPUTATION SONO ANCORA IL CORE DELLE CONSULENZE SEO.
Vediamo quali sono i fattori che possono influenzare il posizionamento organico legati a questi 3 pilastri fondamentali.
INTRODUZIONE ALLA SEO
La seo è indubbiamente in continua evoluzione sotto molti punti di vista, il miglioramento dei motori di ricerca, l’evoluzione tecnologica, ed le modalità con cui gli utenti cercano le informazioni o prodotti.
Essendo una disciplina non esatta, spesso si confondono le buone pratiche dalle strategie.
Le buone pratiche sono ormai conosciute dalla gran parte dei marketers, mentre le strategie sono personali e possono variare da consulente a consulente, da agenzia ad agenzia. Per questo non esiste un modo unico per approcciare la SEO, ma occorre formarsi continuamente, e prima di ogni altra cosa sperimentare molto.
LA KEYWORDS STRATEGY
Molte aziende chiamano con il nome di Keywords Stretegy, la ricerca delle parole chiave interessate al posizionamento organico di un sito web. Questo viene fatto a ragione, perchè l’individuazione delle keywords non è affatto semplice e richiede effettivamente una strategia.
Le keywords non possono essere scelte solo in funzione delle impression o della difficoltà, ma devono essere ben analizzate studiando il mercato di riferimento, ed intercettando l’intento di ricerca che un utente esegue nel momento in cui vuole trovare una determinata cosa.
Porsi delle domande e immedesimarsi nell’utente tipo non basta, occorre avere creatività per andare ad intercettare tutte quelle parole chiave che più si adattano al modello di business e quindi hanno più probabilità di conversione.
Una buona keywords strategy dovrebbe avere al suo interno sia keywords competitive che long tail keywords, in modo da ottenere risultati sia nel medio che nel lungo periodo.
Una volta individuate le keywords, va studiata la navigazione del sito, e posizionate le medesime nelle pagine che più si adattano. L’uso delle keywords ovviamente non riguarda solo i contenuti testuali, ma anche meta title, meta description, e le alt sulle immagini.
I CONTENUTI
Senza contenuti è inutile parlare di SEO. La SEO, si basa sopra ogni altra variabile sulla qualità dei contenuti, sulla loro attinenza al tema trattato, sulla loro precisione e unicità. Un contenuto di una pagina o di un prodotto di ecommerce deve essere completo, e spiegare nel dettaglio tutto quello che riguarda l’argomento o il prodotto in questione. Noterete che aumentando, non la lungezza, ma la quantità di informazioni utili e pertinenti, aumenterà anche la possibilità di salire nelle serp, non solo per la keyword su cui vi siete concentrati, ma anche su molte varianti a cui magari a livello di strategia non avevate nemmeno pensato. (vedi anche analisi LSI)
Con la mobilità ogni pagina dovrebbe avere al suo interno dei cross link su altre pagine del sito, in modo da migliorare l’esperienza utente, sopratutto su mobile, e creare una relazione tra esse.
La semantica del contenuto è importante, infatti ogni contenuto dovrebbe avere un titolo principale, sottotitoli, ed un titolo h2 per ogni paragrafo. Inoltre è utile anche usare il bold, italico, punti elenco e numerazione.
All’interno del contenuto testuale dovrebbero essere presenti delle immagini per aiutare la comprensione, e se necessario anche dei video. In altre parole non dobbiamo considerare solo il testo, ma tutta l’architettura della pagina.
LA LINK REPUTATION
Per google gli unici link che possono trasmettere rank o juice senza la possibilità di rientrare nella categoria spam con il cambi di algoritmo, sono quelli naturali, cioè quelli che un utente, un blogger o un infuencer o un magazine online decide di apporre sul proprio sito per dare risalto ad un contenuto che reputano degno di nota. Essendo un link naturale, google si aspetta che l’ancoraggio sia altrettanto naturale e quindi sia in linea con il concetto, con il contesto, e descriva in una o poche parole quello che volutamente si vuole far conoscere.
Un link per essere buono deve avere diverse metriche da rispettare (seo Qualitativa):
- Il dominio di provenienza deve essere abbastanza vecchio, almeno 1 anno.
- Il sito deve avere dei buoni parametri Moz, Da Pa elevati e basso spam score.
- Il sito deve avere buoni parametri majestic, quindi un ottimo trust flow.
- Il sito deve essere in topic con con il vostro sito web, o pagina web.
Tra link naturale e spam (Gray Hat SEO) ci sono molte variabili, non si può certo escludere un certo quantitativo di link generati tramite digital pr, pubbliredazionali, guest post, e qualche buona web directory. L’essenziale è farlo in maniera professionale e utile ad attrarre nuovi utenti.
Essere ben posizionati sui motori di ricerca non è casuale, ci vuole molta sperimentazione, ed essere capaci di pensare in maniera strategica alla qualità dei link, alla loro autorevolezza, alla loro collocazione all’interno di un sito in tema.
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LA SEO SEMPRE PIU’ COMPETITIVA NELLE SERP.
La SEO è sempre più competitiva e le aziende possono affidarsi ad agenzie o a consulenti, l’importante che non trascurino la keywords strategy e la link reputation. Una delle metodologie per capire se una agenzia o un consulente sono validi da questo punto di vista è chiedere come avviene il processo di indicizzazione e di link reputation.
L’autorità dal punto di vista della seo offsite dipende dalla strategia usata, e da come il seo strategist imposta la campagna. Le variabili sono moltissime, e si rende necessaria dunque un analisi iniziale molto approfondita sullo stato del sito o dell’ecommerce tenendo conto di tutte le metriche sopra citate prima di procedere.
Il consiglio per non sbagliare mai, è indicizzare il sito con ancoraggio sulla parola di brand, in modo che siano i contenuti a fare il gioco forza. Cosi molte agenzie SEO, hanno raggiunto livelli elevati di indicizzazione su molte keywords, grazie anche all’uso del content marketing strategico.
Nella Real SEO, senza una buona keywords strategy anche la più importante azione di link building può non dare i risultati attesi, specialmente se non si tiene conto della quantità dei contenuti presenti nel sito, e della loro efficacia nei confronti degli utenti. Per questo in contesti abbastanza strutturati, ma anche in presenza di consulenti SEO esperti, è sempre bene avere chiaro quale è il numero di keywords per cui le pagine vanno riqualificate.
In presenza di content marketing è importante che i contenuti siano ingaggianti e presentino alcune keywords significative per migliorare il posizionamento organico.
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PENALIZZAZIONI – SONO PIÙ COMUNI DI QUANTO PENSI.
Per scalare le serp bisogna usare moderazione e sfruttare i canali meno rischiosi e più perfomanti nel medio e lungo periodo: guest post, article marketing, articoli su megazine online, e qualche buona directory “analizzando prima da dove provengono i link che gli hanno permesso di raggiungere una certa notorietà”.
I motori di ricarca si evolvono supratutto per evitare che siti web non attinendibili e di bassa qualità si presentino in prima pagina per keywords significative grazie all’uso tattico di una link building scorretta, denomita black hat. Questo perchè hanno tutto il vantaggio a presentare all’utente la migliore risposta alla sua ricerca.
Quando si riceve una penalizzazione algoritmica o manuale, bisogna fare delle analisi accurate e precise prima di procedere. Il rischio altrimenti è quello di peggiorare la situazione.
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