PER LA RIUSCITA DI UNA CAMPAGNA SEO È STRETTAMENTE NECESSARIO OTTIMIZZARE LA SEO ONSITE E LINK REPUTATION, MA CRO E UX POSSONO INFLUIRE SUL RENDIMENTO. VEDIAMO COME.
PARTIAMO DALL’INIZIO ↓
SEO ON SITE:
Senza buoni contenuti, titoli, description e url, è arduo entrare nella top ten di Google per keywords performanti.
Non ci si può affidare soltato alla link reputation, bisogna che il sito sia ben ottimizzato, il che non significa sovraottimizzato. Il paniere di keywords decise durante la Keywords Srtategy, devono essere distribuiti con cura, in una navigazione poco profonda. Ciò significa che la user experience è importante, è importante che il sito sia ben realizzato e fruibile dagli utenti in particolar modo da mobile, così da aumentare le conversioni, migliorare la brand awareness, incrementare il tempo di permanenza e abbassare la frequenza di rimbalzo.
Durante le analisi onsite spesso la maggior parte dei problemi che incontro sono di natura architetturale e contenutistica.
LINK REPUTATION & DIVERSITÀ DI SEGMENTO COMMERCIALE:
Ogni serp, di ogni settore va analizzato con cura.
Se analizzi con cura ogni serp scopri che nella prima pagina quasi mai tutti i siti hanno link distribuiti nelle medesime percentuali, sia quelli di brand che quelli money (cosi chiamati da SEMrush). Le percentuali sono molto molto importanti, ma lo è ancor di più il trust flow del link e il Topical Trust Flow visibili ad esempio tramite Majestic. Ti consiglio di usare inizialmente solo l’url del sito come ancora, per poi con il tempo passare alla keyword di brand, cercando anche di non concentrare tutti i link solo sulla home page. In una strategia di link reputation è essenziale differenziare molto, ricercare connessioni doffollow e nofollow nella giusta percentuale attraverso article marketing, guest post, pubbliredazionali, web directory, banner.
Quando parlo di article marketing o guest post, penserai immediatamente all’ autorità del sito ospitante che è senza alcun dubbio un fattore chiave. Ma è essenziale anche tenere in considerazione la qualità del contenuto (un pò come il quality score di Adwords) e la quantità di link di brand in proporzione ai money, naked ecc. che vi inserirai. Non essendo una scienza esatta occorre affidarsi ad un Esperto SEO che con esperienza e sperimentazione ha le capacità di armonizzare questa pratica ancora molto importante ai fini della SEO, senza cadere in penalizzazioni algoritmiche dalle quali poi è difficile uscirne.
Nelle analisi sulla qualità dei link, vedo spesso errori grossolani, sia per quanto riguarda la qualità, la quantità, l’attinenza, la reputazione e la spammosità (spam score compreso).
SEO E CRO MARKETING:
Ottimizzazione ricorsiva per arrivare all’obiettivo.
Se da una parte è importante attrarre utenti sul sito tramite ricerca naturale, è altresì importante sfruttare la Conversion Rate Optimization. Cosa significa? Presto detto, significa continuare con il metodo agile a migliorare passo passo le pagine su cui atterrano gli utenti per fargli eseguire delle operazioni di conversione. Tutto questo è impensabile senza strumenti come Hotjar e Google Analytics.
HotJar ad esempio mi è utile per capire il comportamento degli utenti sul sito o quantomeno sulle pagine più importanti grazie alle mappe di calore e i video comportamentali. Attraverso questo strumento, vedo quali sono le aree più cliccate, fino a che punto è stata scrollata una pagina (interesse per il contenuto specifico), visualizzo brevi filmanti (filtrati) per capire come si è comportato l’utente tipo (cosa ha sottolineato con il mosue, come si muove e da mobile i tap effettuati ecc)
In alcuni casi, mi è capitato di vedere che ci sono contenuti a fondo pagina che non vengono neanche presi in considerazione, e questo mi fa rendere subito conto di quanto sia interessante per gli utenti l’argomento trattato, di come è stato scritto, sviluppato e contestualizzato nella pagina. A seconda del budget e della complessità aziendale cerco soluzioni differenti che vanno dalla creazione di una nuova pagina basandosi sui dati, all’inserimento di una call to action nella fascia più visitata.
Le strade da percorrere sono infinite, cosi come lo sono gli interventi che possono essere effettuati sul sito per migliorare la lead generation. L’importante è introdurre sempre nuove soluzioni pensate con strategia e misurare i risultati continuamente, con un workflow che si esaurisce quando il rendimento ha raggiunto le nostre aspettative.
SEO E UX:
Gli algoritmi provano a interpretare l’esperienza.
La SEO è una cosa e la User experience è una altra. Oggi però Google in primis tenta di capire se un sito ha una buona ux attraverso diversi algoritmi e ovviamente lo tiene in considerazione. In primis il page speed, che restituisce anche errori che potrebbero impattare sull’esperienza utente da mobile, come la vicinanza dei tasti, la leggibilità e molto altro. Poi i dati di analytics, la frequenza di rimbalzo, il tempo di permanenza, la durata delle sessioni, la quantità di pagine visualizzate. Questo dovrebbe far capire che con il tempo e l’introduzione di nuovi algoritmi la user experience sarà un elemento di ranking molto importante. Ti domanderai il perchè. Semplice, Google vuole che l’utente sia soddisfatto della serp che il motore di ricerca gli restituisce e di conseguenza senza una buona esperienza, questo principio viene a mancare. E’ per questo motivo che con l’aumento delle search da parte di dispositivi mobile, è stato introdotto il mobile first index.
Ma la user experience non può al momento essere qualificata solo dai dati. Di conseguenza è necessario in particolar modo di fronte ad un rifacimento o un restyling affidarsi a specialisti (veri) in questa disciplina, tra le altre cose sempre più richiesti.
IN CONCLUSIONE
Per ottenere risultati efficaci, devi trovare un Esperto SEO con conoscenze verticali ed orizzontali. Presta molta attenzione alle offerte che propongono Agezie e Consulenti e leggi approfonditamente i contenuti del sito o del blog prima di effettuare un primo contatto. Cerca di capire chi tra i molti può migliorare realmente il tuo business online. In serp competitive è probabile trovare anche agenzie improvvisate o consulenti con poca esperienza che sono entrati in lista da poco tempo grazie anche a tecniche poi non replicabili poi sui clienti di diversi settori.
“CI SONO SEMPRE MARGINI DI MIGLIORAMENTO, C’È SEMPRE UNA NUOVA STRADA DA PERCORRERE.”
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